venerdì 21 marzo 2014

Rage!

Uh, siamo a venerdì sera.
Per quanto mi riguarda, il momento più bello e più pericoloso della settimana.
Più bello, per ovvi motivi.
Più pericoloso, perché almeno io personalmente ho tutto lo stress della settimana lì bello accumulato, e non l'ho ancora scaricato facendomi una bella cruentissima avventura nel mio gioco online e poi una bella dormita.

E' un po' che non scrivo qui nel blog perché non trovavo un argomento utile sul quale esprimermi con franchezza E utilmente, ma piano piano è maturato e infine emerso.

Parlerò della rabbia.

Almeno a giudicare da quanto vedo nel real e dai post on line, mi pare che la rabbia sia un sentimento popolare almeno quanto l'amore, e in alcuni casi "il rovescio della medaglia", per così dire.

Che lo si voglia chiamare odio, risentimento, rancore, vedo tanta gente arrabbiata: perché è stata lasciata, perché non è stata amata; perché è stata delusa da amici, conoscenti o colleghi. Buttandola poi sul sociale, pare che il mondo offra infiniti spunti di incazzatura: dai soprusi e veri o presunti privilegi sopportati da altri gruppi, etnie e fasce sociali, fino ai comportamenti molesti o anche solo "stupidi" riscontrati genericamente nelle altre persone.

Ora, mettetevi nei miei panni: come faccio ad esaurire quest'argomento in un post di blog?

Provo a buttare qui giù solo qualche spunto che mi pare più utile di altri.

Innanzitutto: vi chiedete mai quanto realmente la causa della vostra rabbia sia esterna e quanto sia interna?
Ovvero: se la vostra rabbia è ricorsiva, se incontrate spesso persone irritanti, se finite sovente per litigare, se "siete fatti così e VOI non date seconde possibilità", in pratica: se siete semper incazzati, avete mai valutato che il problema potrebbe essere più vostro che altrui?

E ancora: è possibile che il vostro risentimento dipenda da qualcosa che non è legato al presente, ma:
  • o al passato: a qualcosa che vi ha lasciato un peso, un problema irrisolto dentro di voi che continuate a proiettare sul presente? A questa situazione è collegata tutta la famiglia dei pregiudizi, delle chiusure e dei risentimenti;
  • o al futuro: una necessità, un desiderio, una vostra aspettativa che non trova soddisfazione? Questo stato d'animo genera ansia, irritabilità e odio.
?

Mi direte: "Ma secondo te non abbiamo il diritto di arrabbiarci verso i soprusi e le ingiustizie, o avere, che so, passioni politiche?" Ma per carità. Ma qui stiamo parlando di uno stato interiore di profondo disagio, un inferno costante che renderà la vita vostra e di chi vi sta accanto miserabile (perché la rabbia avvelena la biosfera), che vi brucerà l'animo e oltretutto vi causerà quelle inesteticissime rughe sulla fronte prima dei 40, credetemi.

Per quanto riguarda il sociale: siamo in democrazia (pressappoco). Quindi, vai: lottiamo, impegnamoci ognuno per le nostre idee, dibattiamo! Ma con fairplay. 

E poi, posso dirlo evitando i pomodori marci? 
Con umorismo. Non dimenticate l'immensa risorsa che è l'ironia. Non rinunciate all'idea di prendere per il culo i vostri avversari. Allenatevi finché non riuscirete a farlo bene!

Un messaggio in positivo, lucido, informato, conciso è mille volte più efficace di uno in negativo.

Per quanto riguarda il personale: qui non avete minimamente la mia comprensione. E' ovvio che siamo esseri umani e a tutti capitano i 5 minuti di sgurz verso l'infamone di turno, che ci abbia fregato il posto in coda o spezzato il cuore, ma purtroppo per come la vedo io, ha ragione Ronnie in Stregata dalla Luna, quando dice:

"L'amore non semplifica le cose, sai: quello che trova distrugge, ti spezza il cuore. Ma noi, noi non siamo qui per cercare la perfezione. I fiocchi di neve sono perfetti, le stelle sono perfette: non noi. Noi siamo qui per distruggere solo noi stessi, e per spezzare i nostri cuori, per innamorarci delle persone sbagliate e per morire. Dimentica i romanzi d'amore, sono tutte balle!"

Ed è questo il bello, per questo l'amore è così pop, e lo sapevate, per cui poi dopo non pretendete la certezza che le regole cambino per voi e il sacro fuoco che faceva ardere i vostri cuori sia anche tranquillo come un torneo di bocce al circolo parrocchiale. Le persone mentono. Cambiano idea e si disamorano. Tutto finisce. O meglio: tutto cambia. La vita è imprevedibile. Non chiamatemi cinica, ma magari Romeo e Giulietta se fossero riusciti a sincronizzarsi meglio con il veleno, poi due anni dopo magari sarebbero finito sotto un TIR durante una gita fuori porta. O, più verosimilmente, si sarebbero lasciati. Voglio dire: lei aveva 14 anni. E andiamo.

E voi non potete essere arrabbiati contro una legge così universale.

Ci sono un sacco di imprevisti ed elementi incontrollabili. Mi dite: io ci ho messo tutta la buona volontà e l'altro no. Ok, però tu forse hai scelto male l'altro. Inutile ora tirarsi pallate di sterco, vi pare? Un giorno siete voi a soffrire, un altro farete soffrire. Capita. E il dolore fa parte della vita, è inevitabile. 
Quello che è evitabile, o quantomeno limitabile, è il risentimento. 

Quello che provate verso gli altri è spesso il riflesso del vostro dolore e del vostro disagio. Cercare un rapporto armonioso con gli altri non è una forma di debolezza, ma il primo passo per ristrutturare sé stessi. Cercate di volervi bene evitando agli altri e a voi stessi dolore e risentimento, per viaggiare più leggeri.

Ma c'è qualcosa che mi fa arrabbiare? Ahivoglia!

Provengo da un solido matriarcato di donne forti. A casa mia c'era e c'è una regola che ci tramandiamo.

PROTEGGI GLI INNOCENTI

Pur cercando di essere mediamente gentili, potremmo non avere una grande comprensione verso le sciocchezze commesse dagli adulti fra adulti, verso i lagni e piagnistei, verso le polemiche, ma veniamo cresciute (e cresciamo i nostri figli) conoscendo l'importanza di difendere quelli che non possono difendersi da soli. Per cui non solo i nostri figli, ma qualsiasi bambino sulla faccia della terra; qualsiasi essere privato di difese, qualsiasi essere che non ha voce per sé.

Per i diritti degli innocenti non la rabbia, ma il furore, per quanto mi riguarda, può essere come una spada contro l'abuso e, a volte ancor peggio, contro l'indifferenza.


Nessun commento:

Posta un commento