mercoledì 11 giugno 2014

Let's dance in style

Volete sapere cos'ho capito finora io della vita?
Che è il caos più assoluto.
Nasciamo senza chiederlo o sapere perché, inconsapevoli; inconsapevolmente cresciamo.
Crescendo facciamo incontri, ci affezioniamo ad alcune cose e persone e tutto quello che succede sembra continuare a dirci: non cercare un perché.
Ci sono persone bellissime, buone, perfette come fiori o fiocchi di neve che vediamo sparire in un soffio, per sempre. Senza riguardo.
Persone disgustose, gorghi di Male che vivono mentendo ad alta voce e prosperando sulle spalle del mondo, che resistono come rocce, avvizzendo fino a tarda età.

Noi stessi per quanto ci sforziamo non siamo immuni al caos e a questa apparente ingiustizia universale.
Nascendo, procuriamo dolore.
Viviamo convinti di essere buoni, ma finiamo comunque per fare del male a qualcuno.
Gli esseri umani hanno demoni interiori che li aspettano al varco lungo tutta la loro vita, assolutamente irrazionali e autolesionisti.
Incontriamo persone che ci amano, che si dedicano a noi con tutto il cuore e sembrano perfette per noi e tutto il Bene ci lascia indifferenti, la felicità ci sembra noia assoluta, una condanna mortale solo da fuggire.
Conosciamo persone pessime secondo il parere di tutto il resto del mondo tranne che per noi e le amiamo contro ogni logica, con tutto il nostro cuore, tenacemente, più della nostra stessa vita.
La nostra pazzia ci porterà a farci sentire più vicini a una persona lontana, o che ci detesta, o ci ignora, piuttosto che ad una a portata di mano che ci ama e ci dedica con devozione assidua i suoi pensieri.
E questa non è colossale idiozia, ma poesia.

Ho capito che tutti mentono.
Chiunque mente, e mentirà finché l'immagine che avrà di sé stesso, l'immagine desiderata, sarà diversa dall'immagine reale. La distanza fra desiderio e realtà, ovvero l'illusione, verrà sempre coperta dalle bugie: a sé stessi e agli altri.
Penso che chi dice di non mentire mai sia ipocrita. O inconsapevole, che è anche peggio.
Penso che l'importante non sia mentire, ma desiderare di poterlo non fare.
Ci sono persone per cui un mondo agevole è quello in cui riescono riescono sempre a farla franca. A omettere, svicolare, o semplicemente imbrogliare gli altri.
Poi ci sono persone che cercano la felicità di un mondo in cui non dovranno più mentire. In cui saranno forti e tranquille. E qualcuno cui non dover dare spiegazioni, fra le cui braccia poter sentirsi al sicuro.
Salvi, senza più parole. Il sogno di felicità che preferisco.

D'altra parte, perché dovrebbe essere diverso?
Immaginate il concepimento. Svariati milioni di spermatozoi che nuotano tutti assieme: uno solo ce la fa. Per pochissimo. Per caso, oserei dire.
L'essere che ne esce, si ritrova a muoversi (per un intervallo di tempo francamente ridicolo rispetto all'esistenza dell'universo, ma anche di quella della nostra specie) nel flusso della vita.

Eppure questo incredibile caso, per come lo vedo, nella sua estrema casualità e fragilità è una cosa assolutamente fantastica.

Siamo niente, quindi leggerissimi.
Al mondo per un caso incredibile: siamo stramaledettamente fortunati.
Come pesciolini in un branco enorme, ma pesciolini d'oro, vivi e lucenti sotto il sole.
Abbiamo quasi il dovere, di nuotare con grazia nella corrente.

Con un'idea di noi stessi -a volte, a tratti- fantastica, e con le nostre miserie nella realtà, ma eccoci: ci siamo, presenti ora.
Se la vita è un giardino selvaggio, dobbiamo fiorire e profumare almeno un attimo, almeno una volta prima di svanire.
Se anche tutto fosse finzione e fossimo finiti per caso in un grande ballo in maschera, facciamo in modo di avere la più bella fra le maschere, quella più adatta a noi.
Sorridiamo, siamo gentili: cerchiamo di risplendere per noi e per gli altri.
E poi balliamo. Balliamo con grazia. Balliamo nel modo migliore che riusciamo.
Contribuiamo alla festa.
Cerchiamo di essere felici e ballare finché potremo.

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