domenica 15 giugno 2014

L'arte di Ottenere Ragione

L'altro giorno una mia amica (una persona che conosco dalla mia pleistocenica adolescenza e che reputo dotata di un'intelligenza superiore, magari ce l'avessi io) ha postato su FB l'immagine che allego in fondo, che mi ha riportato alla mente una serie di ricordi e considerazioni.

I ricordi riguardano il fatto che negli anni del liceo ho vissuto un periodo di studio appassionato dell'Eristica (ovvero, l'arte di ottenere ragione). La mia eccezionale e moltissimo compianta professoressa Elena Mugnai mi assecondava in questa passione che univa gli unici due interessi che apparentemente dimostravo verso le materie scolastiche, ovvero l'italiano (o meglio la giocoleria con le parole e le strutture di espressione) e la logica (quel tanto che bastava per farmi studiare appassionatamente matematica e fisica al classico e capire che non esisteva una scuola superiore in grado di farmi felice, ovvero un classico-scientifico SENZA greco).

Le considerazioni riguardano il fatto che questa passione mi ha procurato poi nella vita un sacco di arrabbiature e frustrazioni. Era meglio non sapere. Le fallacie argomentative le ho ristudiate all'università, all'incirca con la stessa gioia di vivere e fiducia nel genere umano che si prova leggendo un libro di Margaret Mazzantini. Conoscendole, si diventa consapevoli di tutta l'idiozia che ci circonda e permea le nostre vite (o almeno questo è l'effetto che fanno a me, che come si sa riesco sempre a trarre il meglio dalle esperienze intellettuali).
Passo a riportare il testo della succitata immagine, che ho cercato di tradurre in italiano, inserendo dei link.

I DIECI COMANDAMENTI DELLA LOGICA

1. Non attaccare una persona, ma le sue argomentazioni.(Argumentum ad hominem)

2. Non travisare o esagerare le argomentazioni di una persona al fine di renderle più facili da attaccare.(Argomento dell'uomo di paglia)

3. Non utilizzare un campione statistico troppo piccolo per provare una legge generale. (Generalizzazione affrettata)

4. Non sostenere la tua posizione dando per scontato che uno dei suoi presupposti sia vero. (Petizione di Principio

5. Non dichiarare che quanto si è verificato a posteriori, sia per forza la causa di qualcosa. (Post Hoc o Falsa Causa

6. Non ridurre l'esito della discussione a due sole possibilità. (Falso dilemma

7. Non sostenere che a causa di mancanza di prove del contrario, un'affermazione debba essere vera (o viceversa). (Argumentum ad ignorantiam)

8. Non rigirare l'onere della prova su colui il quale sta mettendo in discussione la tua affermazione. (Inversione dell'onere della prova)

9. Tu non assumere che "questo" segua "quello", quando le due cose non hanno nessuna connessione logica. (Non sequitur)

10. Non dichiarare che, visto che un'idea è seguita da molti, dev'essere vera. (Ad populum)

A questo punto potrei commentare, farvi degli esempi divertenti, giocarci: farvi notare che questi errori sono comunissimi nel giornalismo, nella comunicazione politica, ma anche e soprattutto nella neosapienza stile "l'ha detto mio cuggino" che ha trovato il suo canale di diffusione prioritario su internet. 

A livello generale, la cosa che più mi pare significativa da dire è che chiunque abbia voglia e strumenti per utilizzare la logica può facilmente smontare un'affermazione fallace trovandoci uno o più di questi elementi erronei, ma dovrà anche prepararsi a quella che io chiamo "Situazione del Lupo e dell'Agnello", ricordando l'omonima fiaba ("Tu sei mesi fa mi hai insultato." "Come è possibile, giacché sei mesi fa non ero ancora nato?" "Allora" riprese il lupo "fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle brutte parole." E se lo mangiò.) Ovvero: la logica è perfettamente inutile con chi non vuole usarla.

O anche, più frequentemente, non è in grado di utilizzarla.
Io che sono una persona abbastanza diretta nella vita di tutti i giorni, trovo abbastanza inefficace intervenire, come in una brutta parodia di un film di Woody Allen, con un:
"Ti rendi conto che mi stai hitlerizzando? E' un trucco così vecchio che non fa neanche più ridere!"
oppure: "Stai saltando da una classe logica all'altra come un grillo con le convulsioni. Vuoi che chiami un medico?"

In questi casi mi perdonerete il cinismo, ma sconsigliandovi sempre e comunque (fosse solo per motivi legali) il ricorso alla violenza (fisica o armata), potrete sempre scegliere altri svariati strumenti, fra i quali: il silenzio (l'assenza spirituale o anche fisica); l'ironia o il sarcasmo (come esposto sopra, non particolarmente efficaci, anche se gratificanti); aver assunto o assumere maggior potere in un determinato ambito; nei casi peggiori, la fuga, e, ovviamente, gli stessi strumenti dell'eristica, riusati con maggior efficacia contro l'interlocutore. Questo è passare al lato oscuro della Forza? Non so, vedete voi.

Di sicuro, se potessimo eliminare a posteriori le fallacie argomentative da tutta la politica, il giornalismo e il business degli ultimi secoli a mio avviso libereremmo tanto tanto spazio al mondo. Noi ragazzi degli anni '80 che da giovani abbiamo letto SchopenhauerSun Tzu per prepararci ad essere dei manager (e delle terribili persone) lo sappiamo bene: tutti vogliono vincere. Appartengo a quella generazione che era convinta per motivi storici che tutti volessero dominare il mondo, e che se avessimo imparato a parlare bene (possibilmente anche in inglese) e avessimo lavorato devotamente tutti i week end, anche noi avremmo avuto la nostra parte. E' l'arte della guerra, che si fa anche con le parole. 

In un mondo ideale, ma anche nei gruppi di lavoro funzionali, di studio, o nei rapporti affettivi più sereni e riusciti, due persone alla pari discutono e riescono a far prevalere le argomentazioni più valide, portate sia dall'uno che dall'altro, non necessariamente in contrasto (prevalere non è lo scopo); nel mondo reale, spesso lo scopo di una discussione è far vincere uno dei due interlocutori, a prescindere dalle sue argomentazioni.

Quanto possano tornare utili a tutti delle argomentazioni erronee fatte prevalere illogicamente, francamente non saprei. 


Link per approfondire:
http://it.wikipedia.org/wiki/Classificazione_delle_fallacie
http://www.linux.it/~della/fallacies/index.html
http://www.paolovidali.it/download/cdargomentare/strumenti/062.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Eristica
http://en.wikipedia.org/wiki/Argument_from_ignorance
http://giulioberonia.wordpress.com/2010/09/25/38-stratagemmi-per-darsi-ragione/

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